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Ho visitato Lucignano con Vera, una seconda volta, il 7 luglio 2021, una uscita per alleggerire l'isolamento e la reclusione dovuti alla "pandemia Covid-Sars 19" e, grazie al suo passato "PERUGINO" della città, ci siamo sentiti "a casa nostra". Lucignano, il "borgo ellittico", la "perla della Valdichiana", è uno dei "Borghi più belli d'Italia" e una delle "Bandiere Arancioni" del Touring Club Italiano. |
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LUCIGNANO Il colle su cui oggi sorge Lucignano era già densamente popolato, come tutta la Valdichiana, già in epoca villanoviana ed etrusca. La zona cadde sotto il dominio di Roma nel I secolo a.C. e un contingente romano, agli ordini del console Lucio Licinio Lucullo, si stabilì sul colle ove oggi sorge il borgo fondandovi un castrum che, in onore del console, venne ribattezzato Lucinianum. La felice collocazione geografica fece della cittadina un crocevia tra le città di Arezzo, Siena e Perugia. In effetti le tre città si contesero ripetutamente Lucignano che, dopo il periodo di libero comune, fu conquistato prima da Arezzo e poi da Perugia. Per circa tre secoli, dal 1200 al 1500, Lucignano ha subito continui passaggi di giurisdizione tra Siena, Arezzo Firenze e Perugia, città dalla quale ebbe in dono la possibilità di fregiarsi nel proprio stemma (tutt'ora adottato) del Grifone Alato, al quale fu aggiunta una stella per indicare che il luogo si trova in collina. Il declino di Arezzo, dopo la sconfitta a Campaldino contro Firenze (1289), e la progressiva sottomissione di Perugia allo Stato Pontificio, favorirono nel XIV secolo l'entrata in gioco di Siena, che occupò Lucignano. Il centro fu munito di una notevole cinta muraria e di una rocca turrita a presidio della città. Il controllo senese perdurò fino al 1554, quando Firenze, governata dai Medici, espugnò Siena, subentrandole nei territori dominati e dando a Lucignano quell'aspetto tipicamente tardo-medievale che tutt'oggi possiede. |
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Monumenti e luoghi di interesse: Cinta muraria ellissoidale con Porta San Giovanni e Porta San Giusto (1371), Rocca Senese (XIV secolo), Fortezza Medicea (XV secolo), Palazzo Pretorio (XII secolo), Collegiata di San Michele Arcangelo (1582), Chiesa di San Francesco (XIII secolo), Convento dei Padri Cappuccini (1580), Chiesa di San Biagio (costruita dove sorgeva l'antica Pieve di San Felice, 1016), Chiesa di San Giuseppe (1470), Santuario della Madonna delle Quercia (1467, ricostruita nel 1564 dal Vasari), Chiesa della SS.Annunziata o della Misericordia (1582, sede della "Venerabile Confraternita di Misericordia"), Museo Comunale (con il famoso "Albero d'oro" - o "Albero della vita" o "Albero di Lucignano" o "Albero dell'amore" -, un reliquario di straordinaria bellezza in rame dorato, argento, cristallo di rocca e corallo costruito in oltre 120 anni di lavorazione iniziata nel 1350 e terminata nel 1471 dall'orafo senese Gabriello d'Antonio). |
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Claudio Maccherani |