Titolo 00 (generale)

" Confesso che ho girato "   Claudio Maccherani

Titolo 01 (particolare)

Titolo 02 (periodo)

Titolo 03 (partecipanti)

(by Claudio Maccherani)

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Ho visitato la Rocca di Civitella in Val di Chiana di Arezzo il 10 settembre 2023. Spesso, dall'autostrada, vedevo la sagoma della Rocca di Civitella in Val di Chiana di Arezzo stagliarsi alta e lontana all'orizzonte e ogni volta mi riproponevo di andarla a visitare. Finalmente il 10 settembre 2023, con Vera, l'ho fatto, e ne sono stato contento. Per pranzare abbiamo approfittato della "Sagra della Pesca" a Pieve del Toppo.


Civitella in Val di Chiana
Google Earth 2023

CIVITELLA in VAL di CHIANA e ROCCA

Civitella, a 523 mt s.l.m., insediamento Etrusco, nel VI secolo divenne roccaforte dei Longobardi, che vi costruirono la rocca. Nell'XI secolo il feudo passò sotto il Vescovo di Arezzo e il centro venne ribattezzato "Civitella del Vescovo". La sua rilevanza storica è dovuta alla posizione strategica tra Arezzo e Siena e al ruolo di presidio della città di Arezzo. Tra il 1100 e il 1200 venne eretto il torrione e il vescovo di Arezzo Guglielmino degli Ubertini vi stbilì la residenza. Nel 1265 un'offensiva dei guelfi di Siena distrusse gran parte del borgo, che fu fatto ricostruire dal vescovo nel 1272. Il 26 maggio 1288, a Pieve del Toppo, si svolse la battaglia cosiddetta delle "Giostre del Toppo" fra Siena e Arezzo, vinta da quest'ultima.


Rocca di Civitella in Val di Chiana
Google Earth 2023

Ma l'anno successivo, dopo la battaglia di Campaldino tra i guelfi (di Firenze, Siena, Lucca, Massa, Prato e Pistoia) e i ghibellini (di Arezzo) vinta dai guelfi e nella quale Guglielmino degli Ubertini fu ucciso, Civitella fu occupata da Firenze. Nel 1311 tornerà sotto Arezzo dopo la nomina a vescovo di Arezzo di Guido Tarlati.

Nel 1554 fu assediata da Siena, ma venne difesa con successo da Paolo da Castello, capitano di ventura a servizio di Cosimo I de' Medici. Nel 1774 la cittadina assunse grande importanza per la rivalutazione, voluta dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena, dell'antica "strada dei mercanti", che collegava i centri chianini e valdambrini per il commercio del grano. Nel 1862 Civitella cambia denominazione in Civitella in Val di Chiana, per distinguerla dalle altre Civitella presenti nel neonato regno italiano.


Civitella in Val di Chiana


Rocca di Civitella


Palazzo Pretorio di Civitella


S.Maria Assunta e Monumento


Monumento Vittime 1944


Mammut Jazz Fest 2023

ECCIDIO NAZI-FASCISTA del 29 giugno 1944

Durante la II Guerra Mondiale la Rocca diviene sede del comando nazista. Il 18 giugno 1944 i partigiani cercarono di disarmare quattro soldati nazisti nel Circolo ricreativo di Civitella, ma uno reagì e nello scontro a fuoco che ne seguì morirono tre soldati nazisti. Gli abitanti, temendo la reazione tedesca, fuggirono dal paese. I tedeschi, da parte loro, per indurli a rientrare, inscenarono un comportamento relativamente civile, limitandosi a delle perquisizioni nelle case di Civitella. Però il 29 giugno 1944 i nazisti perpretarono l'ECCIDIO. Quel giorno, festività dei santi Petro e Paolo, il centro era pieno di persone e nella Chiesa di Santa Maria Assunta si stava celebrando la messa. Dal comando tedesco partirono tre squadroni: uno per Cornia, uno per San Pancrazio e il più grande si riversò nel centro di Civitella. I tedeschi irruppero nelle case, aprendo il fuoco su tutti quelli che trovavano, a prescindere da sesso ed età.

L'episodio più truce si consumò in chiesa dove i tedeschi divisero i fedeli in gruppi e poi, indossati grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono con dei colpi alla nuca. I musicisti della banda musicale tedesca hanno attivamente preso parte al massacro. Il prete don Alcide Lazzeri, in quanto religioso poteva salvarsi, ma scelse di condividere la sorte dei suoi parrocchiani.

Compiuta la strage, i tedeschi incendiarono le case di Civitella provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro. L'orrore di quel giorno fu percepito anche nelle campagne circostanti dove furono ben uditi gli spari e le grida disperate e ben visto il fumo delle case in fiamme. Alla fine furono massacrate 244 persone (uomini, donne, vecchi, bambini): 115 a Civitella, 58 a Cornia e 71 a San Pancrazio. Nel luglio 1944 la Rocca è stata bombardata e parzialmente distrutta dagli alleati.

TUTTI i CRIMINALI NAZISTI sono rimasti IMPUNITI

Il tenente Schmalz, catturato nel 1945 dagli statunitensi e consegnato alle autorità italiane, chiamato a rispondere del reato di concorso in violenza con omicidio continuato contro privati cittadini italiani (in relazione anche agli eccidi di Stia e di Vallucciole), il 12 luglio 1950 fu assolto dal Tribunale militare di Roma.

Il 10 ottobre 2006 il Tribunale militare di La Spezia condannò all'ergastolo il sergente Max Josef Milde, il tenente Siegfried Bottcher e il sottotenente Karl Stolleisen (tutti appartenenti alla divisione Göring). Sentenza confermata solo per Milde in quanto gli altri imputati nel frattempo erano deceduti. Ma anche Milde, per il quale nel 2011, il Tribunale militare di Verona emanò il mandato d'arresto europeo, la fece franca in quanto la procura generale dello Schleswig Holstein rifiutò l'estradizione e anche la successiva richiesta di esecuzione della pena in Germania.

Il 21 ottobre 2008 la Corte di Cassazione condannò il governo tedesco a risarcire i danni a nove familiari delle vittime dell'eccidio, stabilendo un milione di euro come risarcimento, ma la Germania adì la Corte internazionale di giustizia, che, il 3 febbraio 2012, ne accolse il ricorso, asserendo che un tribunale nazionale non poteva condannare uno Stato sovrano, in virtù dell'immunità garantitagli dal diritto internazionale. Quindi nessun risarcimento.

 

 

 

 

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2 VIDEO

 
 La Rocca di Civitella in Val
di Chiana, 2014 [3'28]

 
 Civitella in Val di Chiana
2019 [4'57]

Claudio Maccherani