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Ho visitato la Rocca dell'Isola Polvese con Vera nel 1985 (poche settimane dopo il nostro matrimonio) e poi nel 2013 con i miei compagni di classe (della V C del liceo Scientifico "Galeazzo Alessi" di Perugia, maturità 1974) e la differenza è enorme: nel 1985 la Rocca era in totale abbandono, in rovina e ricoperta di vegetazione; nel 2013 era "tirata a lucido" e perfettamente ristrutturata. Debbo confessare che nel 2013 ho un po' rimpianto la suggestione che la Rocca emanava nel 1985. |
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Rocca di ISOLA POLVESE La Rocca (o Castello di Difesa) di Isola Polvese è una fortezza medievale, edificata in arenaria e calcare, per proteggere gli isolani. Ha la forma di pentagono irregolare, con il lato maggiore di circa 85 mt, situato lungo la sponda meridionale del Lago e con il mastio, a pianta eptagonale, sul lato opposto , composta da cinque torri angolari di forma poligonale e da un avancorpo quadrangolare, il tutto raccordato da alte mura merlate alte 10 mt. Il mastio è dell'XI secolo, la zona superiore della cinta del XII secolo e la parte rimanente delle mura e le torri angolari sono del 1430. Il Mastio è a pianta ottagonale, munito nella parte superiore di beccatelli di cotto, sui quali sono visibili le caditoie, aperture rettangolari impiegate per gettare sugli assalitori pietre e pece bollente. L’interno terrazzato non ha edifici destinati alla vita quotidiana perché probabilmente il castello, del quale inizialmente esisteva il solo mastio con funzioni di avvistamento e di difesa, non è mai stato una residenza signorile ma un luogo di rifugio degli abitanti dell'isola quando venivano attaccati. |
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La rocca fu sede del governatore del lago e nel 1643, durante la Guerra Barberina (unico evento militare nella storia della rocca) ebbe un cospicuo presidio militare, ma la decadenza della struttura difensiva era iniziata già nel 1625 quando Urbano VIII, , a causa della malaria e del clima umido, fece trasferire i monaci olivetani del Monastero di San Secondo a Perugia, presso il monastero di Sant’Antonio a Porta Sole. |
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Claudio Maccherani |