|
Ho visitato il Castello di Barattano una prima volta nel 1992 con Vera, all'imbrunire. Il castello non era illuminato e dentro era pieno di uccelli che volavano insieme frullando e pigolando da una torre all'altra nel tramonto. Incredibilmente suggestivo, onirico. Poi ci siamo tornati nel 2015, di giorno, e gli uccelli non c'erano più. |
||
Castello di BARATTANO Il pezzo pregiato che si incontra lungo il percorso di questo straordinario museo all'aperto rappresentato dai castelli di Gualdo Cattaneo è il Castello di Barattano, che, nel sistema dei castelli gualdesi, è l'archetipo più marcato. Eretto nel XIII secolo con il nome di Villa S. Angelo in Piscina, assunse più tardi quello attuale, si dice, "per la qualità delle genti fraudolose che vi abitavano". Cinto da mura possenti del 1452 con cassero centrale e alte torri a difesa, alcune sopraelevate, rappresenta un valido esempio di architettura militare compatta votata a finalità puramente difensive. Nel 1261 era capitano del popolo a Todi tale Filippo di Barattano durante la podestaria di Filippo degli Ugoni da Brescia. Nel 1540 il castello inviò a Perugia un operaio per la costruzione della Rocca Paolina. Il castello è rimasto per secoli sotto l’influenza di Todi: nel 1802 fu unito a Gualdo Cattaneo, nel 1815 a San Terenziano e poi nel 1861 di nuovo a Gualdo Cattaneo. Ridotto in discrete condizioni, si presenta affascinante per la morfologia strutturale caratterizzata da un’ampia cinta muraria con porta d’ingresso medievale, vicoli caratteristici e alti torrioni, alcuni dei quali presentano resti di interventi di copertura. Nel suo interno si trova la chiesa di San Bartolomeo (secolo XIII) con affreschi del XVI e del XVII secolo e due angeli lignei cinquecenteschi. |
testo tratto dal sito |
|
|
|
|
dida B1 | dida B2 | dida B3 | dida B4 |
|
|
|
|
|
dida D1 | dida D2 | dida D3 | dida D4 | dida D5 |
2 VIDEO
Claudio Maccherani |